Stanchi delle guerre

Invochiamo il disarmo, invochiamo una nuova umanità, attendiamo un segno eclatante dal cielo, mentre il cielo guarda l'umanità arricchita di ogni ben di Dio, dal creato, la terra, i mari, i pesci, gli uccelli, le foreste, i frutti della terra, l'intelligenza infusa in ogni cervello e la libertà data ad ogni persona, e si chiede imbarazzata: ma perché cercano di autodistruggersi? L' esempio del buon Dio che in Gesù di Nazaret è passato sulla terra sanando e benedicendo non è stato sufficiente? Eppure gli umani si proclamano intellettuali, filosofi, politici e strateghi, gente illuminata che non ha bisogno di Dio. Stufi delle guerre e stufi di una umanità sempre più corrotta e disumana, abbiamo bisogno di una nuova umanità. A Fara, ad esempio, mancano catechisti per il primo anno di Catechismo, l'anno del Sacramento della Parola di Dio. Mancano catechisti che aiutino i genitori nel loro prioritario compito educativo, a crescere buoni cristiani e onesti cittadini. Si formulano queste 3 ipotesi: 1- cercare in altre parrocchie catechisti missionari; 2- riaffidare ai genitori la preparazione diretta dei propri figli ai Sacramenti, e quando i figli saranno pronti, coscienti e consapevoli, i genitori li presenteranno al Parroco, che dopo averli esaminati li ammetterà a ricevete i Sacramenti se li troverà pronti, oppure a prolungare ancora il tempo di preparazione in casa. 3- dirottare i bambini di Fara presso altre parrocchie dove ancora c'è il Servizio del catechismo offerto dalla Parrocchia. Ma a ben guardare, se il catechismo è una proposta non obbligatoria che la Parrocchia offre a tutti per educare buoni cristiani e onesti cittadini, ragazzi e ragazze che sappiano assomigliare a Gesù il Dio fatto uomo, il prototipo perfetto di ogni essere umano, il catechismo si propone come scuola di una nuova umanità, una umanità finalmente pacifica, nella fraternità e nell'amore reciproco, perché una umanità nutrita di Vangelo. Anziché aspettarci dal cielo un segno prodigioso, facciamolo noi un segno celeste: ritorniamo ad educare a Gesù i nostri figli per scongiurare l'ipotesi sempre più concreta di un'autodistruzione. La mancanza di Catechesi non è solo un problema organizzativo della Parrocchia, dice molto invece di quale umanità vogliamo vivere e costruire. 


Don Alessandro Giannattasio,
referente di IC CP San Giovanni XXIII