Perché la processione del Corpus Domini sia un gesto vivo di fede e non solo una tradizione da ripetere
Nei giorni che vanno dal giovedì del Corpus Domini alla domenica successiva, la liturgia ci pone davanti al mistero più grande della nostra fede: l’Eucaristia, vero Corpo e Sangue di Cristo. Sono giorni intensi e profondi, nei quali siamo chiamati non solo a riflettere, ma a lasciarci toccare interiormente dalla presenza viva del Signore, che si dona per nutrirci, guarirci e trasformarci.
Non celebriamo un semplice rito, ma un incontro vivo. Gesù, realmente presente nel Pane consacrato, ci invita a un dialogo d’amore con Lui, che si esprime nella Messa, nell’Adorazione, e in modo tutto speciale, nella Processione Eucaristica.
Questa processione non è solo una tradizione da ripetere. È un segno forte di una Chiesa che non resta chiusa nei propri spazi, ma che esce, cammina ed entra nella vita della gente. Gesù non vuole restare nei tabernacoli: desidera passare tra le nostre case, nei nostri quartieri, accanto alle nostre ferite e alle nostre speranze.
Nella processione del Corpus Domini, non portiamo un simbolo: portiamo Cristo vivo, che cammina con noi come camminava con i discepoli sulla via. Lui è con noi. Lui è per noi.
Ecco allora la forza di questo gesto: un popolo in cammino, con al centro il Signore, che si fa compagno della nostra umanità. È un gesto che parla, che annuncia, che ricorda al mondo che Dio è presente, vicino, reale, anche in luoghi dove forse non viene riconosciuto, dove il dolore è più forte, dove la fede sembra smarrita.
La processione del Corpus Domini non può essere solo un evento solenne. Sarebbe vuota se non fosse abitata dalla consapevolezza che quel Pane è Gesù, che quel cammino è il nostro pellegrinaggio terreno, che quella adorazione è il nostro respiro più vero.
Quest’anno, poi, celebriamo il Corpus Domini nel tempo giubilare: il nostro cammino assume un senso ancora più intenso. Siamo pellegrini di speranza, portatori di una buona notizia: Cristo cammina con l’umanità, con la sua Chiesa, con ciascuno di noi.
Lasciamoci allora toccare. Lasciamoci guidare. Lasciamoci trasformare. E camminiamo con Gesù, sulle strade della vita, dove Lui ci precede, ci accompagna, ci attende.
Perché la processione del Corpus Domini non è un ricordo da onorare, maun fuoco da tenere acceso nel cuore vivo della nostra fede.