Riconnettersi attraverso il silenzio per ritrovare sé stessi nel mondo digitale.
Viviamo connessi. Telefonini, tablet, la rete internet... tutto è una grande risorsa, perché ci permette di conoscere, comunicare e informarci in tempo reale. Il mondo diventa un “villaggio globale”: oggi la rete internet rende possibile avvicinare persone e contenuti; con un click possiamo conoscere dall’Italia ciò che succede in Giappone o nella foresta Amazzonica.
Dalla tastiera del nostro computer siamo in grado di accedere a biblioteche di tutto il mondo, visitare i musei più importanti senza spostarci dalla nostra scrivania.
Questa tecnologia è una cosa meravigliosa, importante e affascinante. Eppure rischiamo di non essere connessi con le persone e con l’ambiente a noi vicino e forse anche con noi stessi. Spesso, infatti, non sappiamo ascoltarci, non accettiamo i limiti e le fragilità che sono in noi e attorno a noi e che fanno parte della vita degli esseri umani e del mondo.
Bisogna saper guarire anche dalle molteplici “disconnessioni” della vita. la disconnessione fisica, psicologica e ambientale. Perché è utile riconnettersi? Per vivere pienamente la vita e non avere paura. Cosa può aiutare a riconnetterci? Sembra strano, ma un pellegrinaggio a un santuario (ma evidentemente, non solo) è un aiuto a staccarci qualche volta dal mondo virtuale per coltivare gli incontri personali. Il silenzio che ci rigenera.
Abbassando i volumi ci ascoltiamo di più ed ascoltiamo di più anche gli altri e Dio stesso. È una sfida.
Per ascoltare bisogna fare spazio e per fare spazio bisogna svuotare non riempire. Abbiate il coraggio di fare silenzio: il silenzio, spesso visto come vuoto o perdita di tempo, può invece diventare uno spazio prezioso per ritrovare pace, lucidità e consapevolezza.
Restare in silenzio non è sempre facile, richiede la forza di spegnere il rumore interno, il coraggio sta proprio nel decidere di fermarsi, anche solo per qualche minuto, e ascoltare ciò che succede dentro di noi. In questo senso Madre Teresa invita a trasformare il silenzio in un atto di responsabilità verso sé stessi.
L’insegnamento di Madre Teresa ci ricorda che, proprio nel silenzio, possiamo ritrovare noi stessi, riscoprire ciò che conta davvero e recuperare la serenità necessaria per affrontare le sfide quotidiane con maggiore consapevolezza. Auguri di un Santo Natale!